Cattavo a San Giovanni l’acerbe noci passate a fil di spillo e giallo l’iperico forato, che frutta in olio e secco sa fugare, certissimo Teofrasto, i vermi dal formaggio. Imbibivano le mani i malli e sbiancarle, per levare i tannini, quaranta ne chiedeva di lune d’attesa e di succussioni. Share