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Scese
Leonard Cohen
la
genìa dei vaganti,
che
in sandali e vele
coprì
le estensioni;
oggi
saettano gli avi,
in
ispirito e segni
di
luce, sulle fosse
oceaniche
alti,
i
recessi oscuri
e
vaghi sorvolano.
***
Quando
invitò l’amata,
a porgere
in Oslo
la
mano nell’aria
(s’avviava
il tramonto.
l’Atlantico
frammesso:
fondi,
monti inabissati,
terremoti,
parossismi
d’incogniti
vulcani),
lui
salda la impugnò
e la
resse, pur lontani.
***
La
presa, l’uno in corpo
e
l’altra già composta
del
sospiro, s’onorò
e
d’allentare la stretta
egli
forse vagliò mai:
e la
seguì filtrando,
piano,
mese a mese,
a traverso
le maglie,
barriere
fra i regni
ad
arte mescidati,
eppure
insolubili.
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