Quando, Alessandra,
lisce pelli calzavamo,
i flauti a due canne
leggeri zufolammo.
Carpofori umbonati,
i pupilli di Dioniso,
richiamano in Apollo
l'emofila arsura, nota,
dei bizzosi sovrumani,
ma imperò che non fummo
come Marsia scorticati,
deificati neppure,
incuoiati tornammo
alle dimore confinati,
all’imprendere i futuri
disposti dell’uomo.
3 commenti:
Quanto fugaci—e Puck—volano i sogni delle mezze estati
"Tu, se dalle maniere e dal sembiante
io non m’inganno, sei quel discolaccio,
quel folletto bugiardo e malizioso
che tutti chiamano Robin Bravomo."
Robin Goodfellow o Hobgoblin—simpatico amico—, adesso sono vecchio e ormai non scorgo d'intorno a me né amori veri o falsi e neanche trovo i buchi delle orecchie
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