[fonte]
Anche pativano
le folaghe
d’essere
canoniche
nei giorni
di magro
(le racconta
l'Artusi,
a migliaia
in un giorno
nei pressi
di Pisa,
dibattersi
vinte nel lago,
con carni
modeste
ma beffarda
abbondanza)
e tramontati
gli scempi
le scovo
alla banchina,
dove muore la
corrente
anelando il riposo
e la mollìca,
a rallegrare
i posteri
di nemico
lignaggio.
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