[fonte]
Certo è che tu, Tartaro,
attendato
nel deserto
triangolo,
visibile dalla
prima
ridotta, scaldavi
the
del regno nordico
e
posticce le luci brevi
alla
notte infiammavi
a
gabbarli per gl’anni.
***
Erse
la Patria giammai
scritti
obelischi ai caduti
di
pace, ed eccoli allora:
come
stocco duro al primo
strato
di nevi Angustina.
E’
assiderato nel prender
la
cresta e, pochi, strappare
i
metri d’orgoglio e confine.
***
Dal
Moretto Lazzari prese
un
colpo, perché scaduta
la
parola d’ordine mentre
l’arcano
nero acciuffava
d’un
cavallino comparso,
fissato
che fosse il proprio,
palesato
dal nulla lontano,
dal
siderale niente remoto.
***
Drogo,
ammalato d’attesa
(già
sul gradone l’artiglieria),
nella
camera d’una locanda,
soppesa
che non da soldato
muore,
ma saldo s’aggiusta
al
buio il colletto e nascosto
egli
sorride, nessuno lo vede,
non sorge la luna, che indugia.
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