[fonte]
E’
terra senz’ombre,
fuori
dalle case, dai bar,
dall’ellissi
degli ombrelli,
cerchi
giusti nel meriggio
e
l’ombre calde dei cappelli.
Ambulanti
merciai,
i trirote solitari, biciclette,
nella
Val Pega infuocata,
conosciuta piatta trama
e l’ordito è d’orizzonti.
All’isola
Camerini, da Forti,
a
braccia nervose, a mani
che
ruzzano i remi e mai
distolgono
all’occhio la riva;
il timone è l’alternare.
Piano
siedono carcasse,
in
bilico, mezze palafitte,
mezze
catapecchie, vestigia
d’osterie
che tesero reti
col
bompresso nel fiume.
Il
cinema all’aperto di Pila,
ceduo,
divenne interminato;
presso
il delta, ch’è salmastra,
l’aria
minò alle tavole di cinta
i chiodi. Il legno sputò i nodi.
Ispirata alle fotografie di Pietro Donzelli
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