giovedì 28 dicembre 2017

Un piede





[fonte]

È stato trovato un altro piede
su una spiaggia in Canada,
completo, manca nulla
- tibia e fibula,
tarsi e metatarsi, calza
e scarpa - se non la carne.

Ormai è lo svelato mistero 
- quello dei suicidi -
d'un corpo che s'ammolla,
piano nel sale si sfalda,
al lido approda un piede,
solo, galleggia la scarpa,
l'altro s'è perduto, solo:
ha ceduto la stringa.

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mercoledì 27 dicembre 2017

Poesie marine - IV


E' una serie di poesie scritte ispirandomi alle foto di Giovanni Cecchinato (le trovate qui: Costa Adriatica Nord - Liquido confine).

IV.

Si salvano i costrutti
pensati ad armi pari:
se tagliano sottili
l’onda o la forza dei venti,
la tempesta, soltanto,
sferzando li piega
e resistono a mare.
Attorno alle lingue,
che portano al largo
solide radio stazioni,
spezzano i frangiflutti,
coi tetrapodi burrasche.

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giovedì 21 dicembre 2017

Lili Marleen






Oh, cara nona, quand
sun a dree a durmì
e tì te saltet foeu,
a dumandaa de fat scultaa
Lili Marleen, mì se desii
tutt masaraa, perchè se,
gh’avevi la caséta,
ma trent’ann fa.

U legiù in del perucchee
che a sugnaa i mort
voeur dì ch’el ghè
in bal un cambiament;
oh, cara nona,
qual Cambiament? Cume se faa?
Che te sigùtet cun la caséta
de trent’ann fa…!

       *

Traduzione: 

Lili Marleen

Oh, cara nonna, quando
sto dormendo
e tu salti fuori,
a domandare di farti ascoltare
Lili Marleen, io mi sveglio
bagnato fradicio, perché si,
avevo la cassetta,
ma trent’anni fa.

Ho letto dal parrucchiere,
che sognare i morti
significa che c’è
in ballo un cambiamento;
oh, cara nonna,
che cambiamento? Come si fa?
Che insisti con la cassetta
di trent’anni fa…!

(qualora riscontraste errori nella scrittura del dialetto, vi prego di comunicarmelo)

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martedì 19 dicembre 2017

Yule




E discerni tu,
che all'irradiare
di quanti e di quali
rintocchi scandisce
l'ore il campanile,
immutate, sempre,
con identica lena,
da polmone perfetto, meccanica?

Fuori, sconsacrate,
ruotano stagioni
sopra i riti interrati,
forastici, fertili capri
e grembi roventi
e falò, poi messi
falciate a lama e vaiolo:
sono codesti i frutti veraci.

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martedì 12 dicembre 2017

Immacolatella






A scansare i denti
della notte, della volpe
rossa e del tasso,
impegnata dormì
sotto al tumulo
di pietra nei castagni,
e prima drizzate,
rigide le zampe al sole,
protese trovatella.

Fossi pittore,
la ritrarrei al trapasso,
poiché Turner espirò
“il sole è Dio”
e lei viva scansò
- da “L’isola di Arturo” –
pur vergine il nome
d’Immacolatella.


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martedì 5 dicembre 2017

Poesie marine - III



E' una serie di poesie scritte ispirandomi alle foto di Giovanni Cecchinato (le trovate qui: Costa Adriatica Nord - Liquido confine).

III.
S’ergono i bastioni
e nemmeno possiamo,
nel senso letterale,
paventare il nemico.
La duna artificiale,
ricoperta dai teli,
difende le spiagge
dal padre, e costui,
che inghiotte come Crono
i figli minacciosi,
dalle creme solari difende
il potere stabilito.


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