lunedì 30 maggio 2016

Simposio




Balenarono i lampi
sui Giganti e i boati
spansero lungo
i tre sormontati
dirupi gl’assediati,
a magnificar letali
le folgori scoccate
all’eccidio degl’infidi
e fumigarono acri
capellature di stoppa
e straniati sembianti,
rimotissime polveri
all’ascesa dell’uomini,
a cui altra ventura
la coorte riservò
e tacquero i fragori.

***

Egli reca chino
nettari e venagione
e dissetasi invocando
al barbugliare di Dèi,
perciò unicamente
scombaciarono a filo
di lama i tre sessi,
che oggi perpetua
il taglio l’agognare;
erompe la pulsione
da un mezzo cuore,
dalla separazione,
afferma Aristofane,
goccia il rovello d’amore.

sabato 21 maggio 2016

Hysteron



Il vagolare muliebre
della madrice al cuore,
poi la testa t'invadeva,
e con fumigazioni ed olii
l'irrito armeggiarti intorno,
al tempo in cui 
si riprese il Sultanato
di Granada e vasti
vedemmo i nuovi mondi.
Nel Corpus appresi
che sternutir ti giova
e invano t'introdussi
ad accudir colombi;
qual tubare sciapo,
che or m'appare 
in simpatia col vegetare 
sterile fra i gigli ricamati,
ed il silenzio disadorno 
delle torce fioche.
  
madrice: utero
Corpus: Corpus Hippocraticum

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mercoledì 18 maggio 2016

Medusa


 
Bel contrattempo,
chiosa Lorenzo,
il figgere chiaro
e insueto lo sguardo
grigio antracite
della Gorgone;
sorprende che viri,
l’iride all’acqua marina
e galleggino arcani,
i geni assonnati
e smeraldini d’avi
balcanici e russi,
fonemi da lettere fino
ruotate composti,
che protestano scudi,
d’Atena specchi.

mercoledì 4 maggio 2016

Capibara



 
Quando tralignò
l’intero continente,
a secondar l’aereo
morbillo e il suo Dio,
dai tuberi indulse il capibara
a desolar le piantagioni;
annotò il portoghese
che l’indio non abiura,
in Quaresima nemmeno,
d’acqua il maiale
e che saetta il roditore,
alla riva boccheggiando
scampato al caimano.
Tutto preso a voltolare
nelle brode paludose,
s' immerge pél sentire
dei giaguari e dei coloni.