mercoledì 1 giugno 2011

Passante mobile


Io stabilirei la pena di morte per chi pronuncia frasi fatte o battute logore. Mi infastidisce terribilmente, mi rende triste. Un classico, per intenderci: si sente la sirena di un'autoambulanza e qualcuno: "ti vengono a prendere!". Mi fermo; potrei proseguire ore...
Si dà il caso che il passante della cintura, quello mobile, si vede nell'immagine, è appunto mobile. Io non avevo colto il senso profondo, ontoligicamente parlando, di questo inutile orpello. Il fine ultimo, infatti, è di far si che la cintura non penzoli flaccida, camminando (qualora i passanti "fissi" dei pantaloni non bastino).
Ergo, il passante mobile può essere posto fra due fissi dei pantaloni e POI, soltanto POI, si può infilare la cintura ben aderente alla vita. La mobilità è il mezzo per raggiungere il nobile fine.
Ebbene, io non c'avevo mai pensato. Anzi, mi lamentavo della frequente inutilità del passante mobile.
Quando delle persone hanno iniziato a bersagliarmi con la solida domanda idiota (ti piace molle?), ecco... allora, non potendo condannarli a morte, mi sono scervellato. Ho compreso, si, ho compreso il senso del passante mobile. A quarant'anni passati.

Share

martedì 31 maggio 2011

Pigro

Io sono nato a Milano, ho vissuto a Milano fino all’età di 7 anni, poi mi sono trasferito in Brianza.
Questo solo per precisare che non ho votato alle amministrative 2011 per Milano, ma ho la città nel cuore; inoltre ci lavoro ogni giorno. Inutile sottolineare, poi, l'importanza politica di questo voto, ma questo post non riguarda la politica, quindi lascio stare ogni considerazione in merito.
Ho seguito lo spoglio delle schede (ballottaggio) con grande apprensione, e fortissima è stata la gioia quando ho visto che Pisapia stava nettamente vincendo.
Insomma: alle 17.00 l’emozione era tale da sfociare in commozione. Era impossibile per me lavorare; sono andato in Duomo a festeggiare, a scattare qualche foto. Mi scendevano delle lacrime molto salate.
Bello, bellissimo. Un’atmosfera ormai dimenticata: allegria, sorrisi, canti, speranza e soprattutto una purificata aria, che tutti respiravamo.
Bene. Tutta questa sbrodolata è per sottolineare che sono un sfottuto pigro abitudinario, e l’idea di andare in Duomo, per poi arrivare a casa tardi (viaggio in treno), e ritardare tutti gl’infimi gesti di ogni sera (benché ci sia anche l’alimentarsi, fra questi) mi ha fatto sognare (giuro, sognare) la notte prima del ballottaggio, una sonora sconfitta per Pisapia ed io, nel sogno, commentavo fra me e me: “Ottimo, così arrivo a casa presto!”.
Provo un onirico ribrezzo nei miei confronti.

Share

venerdì 1 aprile 2011

Scili-poti-poti!



Sorvolando, ora, per non uscire dal tema, sulle evidenze scientifiche e sulle battaglie filosofiche intorno all'omeopatia, vorrei premettere che io sostengo ed utilizzo principalmente questa forma di medicina; sono naturopata.
Ciò premesso, il punto è che, quando questo Scilipoti, per i cui andirivieni fra un partito e l'altro, dettati unicamente dalla sua convenienza personale, venne insultato e deriso da mezzo parlamento e mezza Italia, ebbene quando Scilipoti rilasciò a sua difesa interviste, ricordando di essere omeopata e di aver portato avanti battaglie parlamentari per l'omeopatia e per le terapie alternative, quando poi, ora, lo vedo correre, tutto piccoletto e pelato, di quel buffo che rasenta l'insignificanza, correndo per poter votare, come fosse un uomo tutto d'un pezzo e come se ponesse la verità al di sopra di ogni umana paura ed esigenza, come se - in quel momento - contasse più il suo voto che la resistenza delle colonne portanti dell'universo di materia... E beh...
...Quando lo vedo mi sorge il dubbio che l'omeopatia non possa essere che una bufala, anzi, una gran cagata.

martedì 29 marzo 2011

Critical mono-mass


Questa mattina ho visto una tizia in bicicletta che, dovendo svoltare a sinistra ad un semaforo, si buttava in mezzo al traffico col braccio sinistro ben teso e orizzontale, per indicare la direzione.
Peccato, anzi, peccatissimo, che si trattava di un incrocio sotto il cavalcavia Bacula a Milano, laddove s'incrocia la strada che porta in tangenziale.
Un formicaio di auto giustapposte a mò di Tetris.
Insomma: quando non si ha paura, si fa paura. Lo cantava Faber: "Qui chi non terrorizza s'ammala di terrore".
Ha creato il panico fra le auto, roba da schiacchiarla senza pietà.

giovedì 10 marzo 2011

Dedicarsi al nulla


Nutro sincera e profonda stima per alcuni personaggi, quali Gianni Brera e Beppe Viola, quali Gianni  Minà e Oliviero Beha, più altri sicuramente esistenti, ma che non conosco.
A questi aggiungo il giovane Paolo Maggioni, che, a mio avviso, col tempo, verrà considerato (come i sopra citati) un uomo di cultura.
Per tutti gli altri giornalisti sportivi nutro una profonda invidia, che sfiora il risentimento, poiché - di fatto - si dedicano al nulla.
Discutono animatamente, litigano e si insultano, generano e alimentano alterchi in diretta, il tutto... per niente.
Si lanciano in profondissime analisi tecnico-tattiche, non disdegnano la visione psicologica dell'uomo fragile, quando minaccia la potenza del campione. Tutto questo... per nulla.
Un nulla pagato.
Sarebbe ben più impegnativo e logorante occuparsi d'economia, di cronaca, di politica, di società in generale; invece no! Questi eletti disquisiscono intorno al nulla. Perché di nulla si tratta. Non me ne vogliano gli amanti del calcio, anche io mi gusto qualche partita in compagnia di mio padre. L'aspetto inopinabile (a mio avviso) della questione, sta nel fatto che se il calcio sparisse, d'un botto, ora, nulla di grave accadrebbe. Non è un bisogno primario, e neppure secondario.
Quindi beati loro, che si dedicano (con ampi e rilassati respiri dell'anima) al nulla. 

Share

giovedì 17 febbraio 2011

Downloading communism


L'anno scorso il calciatore Borriello accusò Saviano di aver lucrato su Napoli, per poi scusarsi. Erano "cose più grandi di lui". Così disse.
Del tipo: sono calciatore, a quello penso. Se avesse avuto il bagaglio necessario alla critica, per quanto mi riguarda, avrebbe potuto anche scrivere un saggio anti-Saviano.
Ora le care Ely & Belen esprimono giudizi negativi sulla manifestazione "Se non ora quando?"; per il momento non hanno fatto un passo indietro, e non lo faranno benché sia necessario, dal momento che hanno sconfinato di diversi chilometri.
A questa mia riflessione, un conoscente ha concluso che, lapalissiano, sono comunista.
Tralasciamo per brevità il fatto che io non mi ritenga un fossile di dinosauro.
Ho pensato che allora Ely & Belen siano di destra. E' riduttivo osservare che, semplicemente, abbiano toccato argomenti per loro spinosi. Da cosa si capisce, così, a vista, la loro "destrità"? Forse ci si annusa fra simili; un senso sottile, che non si può spiegare. Un senso che non ha bisogno di parole. Il mio conoscente lo sapeva fin da prima, prima della loro uscita inopportuna. 
Allora, proseguendo, ho intuito che l'essere pendenti verso sinistra, o dall'altro lato, comprende un quid, che sfugge ancora ad ogni verifica psicologica, sociologica, e rigorosamente "chimica". Siamo predeterminati e ci annusiamo, insomma, grazie ad un gene attivo, che un giorno scopriranno.
"Scoperto il gene della sinistra!", "Scoperto il gene della destra!".
A quel punto, potremo scegliere l'inclinazione politica del nascituro ed i cattolici si moltiplicheranno in modo virulento, perché staranno sì manipolando l'opera di Dio, ma per Dio, in suo onore, e forse scriveranno fiumi di parole per spiegare che - non ce n'è - quella è la volontà di Dio. Saremo proprio in una babilonia di sterco, soffocheremo.
Li mangeremo. Altro non si potrà fare.
Accoglieremo la modesta proposta di Swift: li faremo crescere ben pasciuti, poi li passeremo allo spiedo, alla griglia, ripieni, bolliti, col rafano, piccanti, al curry, come ci andrà...
E così, finalmente, per buona pace di tutti, scopriremo che, realmente, i comunisti mangiano i bambini.

Aggiornamento (12/09/2011): non avevo proprio torto. Ora puntano l'indice verso una zona del cervello, l'amigdala. Leggete: destra-sinistra-cervello.

Share

mercoledì 16 febbraio 2011

Il segreto svelato...


(fonte: Metro edizione Milano del 16/02/2011)


Sarà poi vero? Tutto 'sto segreto e poi.... Zap!

Share