giovedì 4 aprile 2013

Lanterne





Bruciammo lanterne cinesi
ma una scampò ed i venti curiosi,
che tagliano e irridono tavolieri e gole,
verticali s’annodano intubati
e sbocciano dall’occhio corolle
immani e imbronciati solinghi
un raggio infilano ognuno
sazi mirando il proprio cantone,
per tanto daffare s’addormono
e lei galleggiò fino ai mari incoscienti,
ché la videro spiriti forse satolli.  
   
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4 commenti:

Anonimo ha detto...

molto bella, complimenti!

Carlo ha detto...

Grazie Anonimo, chiunque tu sia...

Anonimo ha detto...

sono un tuo lettore. non è sufficiente sapere questo per uno scrittore?

Carlo ha detto...

Certamente! Non intendevo rovistare nel tuo anonimato. Pardon... E grazie veramente per i complimenti!